Quante vacanze alle Hawaii sono necessarie per spegnere un incendio? Cronache australiane

Gli incendi divampati all’inizio della stagione estiva in Australia non cessano di ardere. Negli stati della Victoria e del Nuovo Galles del Sud si stima sia andato distrutto un territorio grande il doppio del Belgio.

Le conseguenze degli incendi che divampano in Australia sono gravissime: sono state finora emesse circa 250 milioni di tonnellate di CO2, e le fiamme continuano ad avanzare devastando le aree boschive del paese; dall’inizio degli incendi circa 5 milioni di ettari di boschi sono diventati cenere e il WWF calcola che oltre un miliardo di animali abbia perso la vita, per contatto diretto col fuoco o per cause indirettamente ad esso collegate. Fra le specie più colpite ci sono i koala, animali iconici del Paese e considerati molto vulnerabili, dei quali sarebbero morti più ottomila esemplari, un terzo della popolazione totale che risiede nel Nuovo Galles del Sud.

Una ricostruzione grafica che evidenzia le zone colpite dagli incendi

I roghi si sono diffusi a causa delle più alte temperature mai registrate in Australia, 41,9 gradi Celsius, e a una delle primavere più secche mai viste che ha quindi permesso che gli incendi divampassero anche nelle foreste pluviali. Si temono inevitabili ripercussioni a lungo termine sugli habitat delle specie tipiche del territorio australiano, andati in gran parte distrutti.

Le fiamme hanno coinvolto anche l’essere umano.

Nei due stati più colpiti sono state accertate almeno 25 vittime e decine di dispersi, il bilancio delle morti potrebbe quindi continuare a salire, più di 1.588 abitazioni sono andate distrutte. Inoltre, 180 persone sono state denunciate e 24 arrestate per incendio doloso

Il primo ministro conservatore Scott Morrison si è recato nei luoghi colpiti dalle fiamme nella città di Cobargo, ma si è trovato obbligato a interrompere la visita prima del previsto per aver ricevuto fischi, urla e attacchi verbali di protesta da parte dei cittadini. Perché? È accusato dalla cittadinanza di aver tardato troppo nel raccogliere le risorse e le forze necessarie a contrastare la crisi dei roghi, ha anche affermato che il suo governo conservatore continuerà a non applicare alcun provvedimento in materia di ambientalismo per quanto riguarda il climate change. Non bastandogli questi passi falsi, ha deciso, prima di Natale e in mezzo alla crisi di partire, senza preavviso, per delle vacanze che ha trascorso alle Hawaii.

Intanto negli ultimi giorni: a Canberra si registra la peggiore qualità dell’aria del mondo, sulle coste vengono effettuate operazioni di evacuazione con l’ausilio dei mezzi della marina militare, i fumi tossici dei roghi colorano di nero i ghiacciai della Nuova Zelanda arrivando anche in Brasile e in Sud Africa e nella regione controllata dalla comunità aborigena di Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara proprio oggi i cecchini inizieranno ad abbattere più di diecimila cammelli – specie non australiana ma importata in passato dalle zone dell’Asia – per porre un freno al consumo di acqua e alle emissioni di CO2 di cui sono causa.

Quante vacanze alle Hawaii sono necessarie per spegnere un incendio? Cronaca di una politica irresponsabile che gode lo spettacolo di una Roma che brucia sotto ai suoi occhi e canta sulla lira le sventure di Troia.

Alessandro Finocchiaro VB