Macchine mortali – Recensione

Per iniziare un nuovo semi-lockdown, niente di meglio di un libro lunghissimo ed appassionante, e sappiate che questo libro non corrisponde a queste qualità (o almeno non alla prima).

E’ vero, non è lunghissimo ma neanche breve; è una storia molto particolare, scritta da Philip Reeve e da cui Peter Jackson (regista di Il Signore degli Anelli, l’Hobbit, ecc.) ha anche tratto un film. Quindi potete immaginarvi, se è di Jackson: effetti speciali spettacolari, performance mitiche, riprese fantastiche e un budget che farebbe impallidire anche Donald Trump!

Il primo movie della saga di quattro, che esordì nei cinema nel 2018…senza seguiti! Perché nessuno andò a vederlo (risate trattenute).
Ma questo non significa che il libro sia brutto, anzi, forse uno dei migliori fantasy del nuovo millennio; questo grazie sia alla sua affascinante e misteriosa ambientazione, che ai suoi interessanti personaggi.
E’ su questi due punti che mi voglio soffermare, ma andiamo con ordine.
Sapete perché si intitola così? Appunto perché il protagonista della vicenda, Tom Natsworthy, abita in una città Trazionista. Cos’è una città Trazionista? Si tratterebbe, in pratica, di una normale città, nel caso di Tom è Londra, che va in giro su ruote.

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#tuttiidirittiriservati
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Il nostro protagonista fa parte di uno dei ceti più bassi in una scala sociale che non sto a spiegarvi: per la precisione un “apprendista di terza classe”.
Un giorno incontra il suo idolo, il capo degli Storici, Thaddeus Valentine, e la sua affascinante figlia, Katerine, che è coetanea di Tom (eheheh!); quest’ultimo lo invita nei bassifondi per mostrargli il processo con cui le città nemiche vengono “mangiate”. Infatti, secondo il regolamento delle città Trazioniste, queste strane macchine devono essere ingoiate da quelle più grandi di loro, come nel caso di Londra che ha appena mangiato un piccolo borgo.
In quel momento, Tom si trova ad uno smaltimento degli abitanti di quella piccola città ingoiata che, sempre secondo queste leggi, sarebbero diventati abitanti della città che li ha appena mangiati. Detta così sembrerebbe una brutta cosa, ma per loro è assolutamente normale!

Ma tra queste persone, una di esse, una ragazza di nome Hester Shaw, anch’essa coetanea di Tom e con una cicatrice sul viso che farebbe invidia a Kratos di God of War, tenta di ammazzare Valentine. Questi viene salvato da Tom ma, il vecchio storico, appena Tom cita il nome della misteriosa ragazza, e capisce che la sua identità segreta potrebbe essere scoperta, lo butta letteralmente fuori dalla città in movimento insieme alla mancata assassina, con tutta la gratitudine che aveva in corpo.
Sai no? il tuo eroe di una vita che si rivela essere un malvagio, un po’ come in Up.
Da qui in poi inizierà la vera avventura condita da moltissime storie parallele; quella di Tom e Hester in cui i due si alleeranno per cercare di ritornare a Londra; di Katerine, che sospettando strane cose su suo padre e sulla sua città, comincerà ad investigare su fatti che non dovrebbe sapere; di Shrike, un cyborg con il compito di catturare Tom e Hester, che ha anche avuto un rapporto paterno con quest’ultima.

Durante queste storie, i vari personaggi cambieranno continuamente la loro psicologia; come Tom, per esempio, che continuerà ad amare la sua città, ma che allo stesso tempo imparerà ad apprezzare gli anti-Trazionisti, ossia coloro che non rispettano le leggi del Trazionismo (di cui vi ho parlato prima) e che fanno la bella vita in città normali, senza mai spostarsi se non con i propri mezzi e quindi contrario a tutto ciò a cui Tom credeva. Oppure, scopriremo la storia di Hester e il motivo per cui cova tanto rancore nei confronti di Valentine e una marea di altre vicende troppo difficili da raccontare per un pigro come me!

Potrei concludere qui, ma c’è un’ultima cosa di cui vorrei parlarvi: questo libro non potrebbe essere adatto proprio a tutti, poiché ci muore davvero una moltitudine di gente… e pure male: annegati, fatti saltare in aria, trapassati da parte a parte con chiodi giganti, aperti in due come ovetti Kinder, e tante altre cose allegre! Ma se riuscite ad andare oltre questi fatti, sono sicuro che adorerete il libro e magari vorrete anche vedere il film cosa che in effetti dovrei fare anch’io. Vedremo…

• Editore: Feltrinelli
• Misure: 22,5×14,5×2 cm
• Consigliato a: chi ama i futuri post-apocalittici con storie originali e avvincenti
• Dai 15 anni in su
• Genere: Steampunk, psicologico, avventura, adolescenza
• Voto: 8\10

Francesco Ferlito II E