L’Albania non dimentica: inviati in Italia medici e infermieri

“Non siamo ricchi ma neanche privi di memoria”. Sono proprio queste le parole del Premier albanese Edi Rama che, inviando in Italia un team di 30 medici, compie un gesto di solidarietà nei confronti del nostro Paese, con lo scopo di collaborare alla lotta contro il Covid-19.

Il Premier albanese, parlando di “memoria”, si riferisce indubbiamente al forte terremoto che solo pochi mesi fa ha colpito l’Albania; in quella circostanza ha ricevuto medici e volontari italiani, gli stessi per i quali oggi, pur non vivendo in un Paese conosciuto per una stabile situazione economica, gli albanesi si mobilitano per combattere una guerra in cui, come precisa lo stesso Premier Rama “Nessuno può vincere da solo”.

Atterrati sabato 28 marzo all’aeroporto di Roma e accolti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, i medici albanesi si dirigono a Bergamo, la città maggiormente colpita.
“Non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà”. È così che continua il Premier albanese, ribadendo il forte legame tra i due Paesi e mettendo in atto un concreto gesto di solidarietà.

Lo Stato albanese non è l’unico ad aiutare l’Italia nella grave emergenza sanitaria che sta attraversando, in quanto si sono già mobilitati, nei giorni scorsi, anche altri Paesi, quali Cina, Russia e Cuba, che si sono dimostrati subito pronti ad aiutare l’Italia.

Federica Sciacca II A

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