La didattica a distanza: teoria e fantasia

Come sappiamo, in tutto il mondo, ma specialmente in Italia, il temutissimo Covid-19 o più comunemente chiamato “coronavirus “, sta limitando in qualche modo le nostre vite costringendo chiunque, se non poche persone che ricoprono ruoli di necessità, a barricarsi in casa e non uscire, per poter prevenire il contagio.

Gli studenti e le studentesse non possono più andare a scuola e quindi è stata adottata la cosiddetta “didattica a distanza” o più semplicemente “scuola online”. Si spiega, si interroga e si svolgono i compiti in classe come tutti i giorni con l’unica differenza di essere ognuno a casa propria e con un computer davanti, così da poter ascoltare la lezione spiegata dal professore o dalla professoressa oppure correggere gli esercizi.
La felicità di molti ragazzi, non totalmente giustificabile dato che “saltare scuola” non significa poter uscire o fare ciò che si vuole, si è placata quando è stata emanata la notizia della didattica a distanza.

In Italia queste contromisure non sono regolari, quindi potrebbe sembrare un po’ bizzarro studiare in questo modo, ciò rappresenta però un’opportunità per il Paese perché potrebbe stravolgere completamente il percorso della scuola che si è sempre seguito fino a questo momento. Neanche gli insegnanti sono molto preparati ma sicuramente, col passare del tempo, si abitueranno ad adeguare anche il loro metodo d’insegnamento.

Il professore Nicolosi, come gli altri, ha dovuto attenersi alle nuove tecnologie per la didattica a distanza e, con il suo solito stile, non ha mancato ad assegnarci qualcosa. La bravura di un professore sta nel trasmettere conoscenze e, chiaramente, insegnare con professionalità ma allo stesso tempo con originalità; noi alunne e alunni, letto il titolo della versione assegnata (Schola in coronae viri temporibus), abbiamo applicato le regole apprese per tradurla ma al tempo stesso abbiamo trovato curioso e stimolante un argomento così attuale. Questa è solo una delle modalità usate dal professore Nicolosi per coinvolgerci nelle sue lezioni, e questo fa di lui, uno dei più bravi professori che abbiamo.

Claudia Consolo II D, Agata Di Prima II D