Ore di terrore nella capitale austriaca, colpita da un attentato terroristico nella serata dello scorso 2 novembre, alla vigilia del lockdown. L’attentato sembrerebbe aver avuto luogo in sei diversi punti della città; secondo gli ultimi aggiornamenti 5 i morti, di cui un attentatore, e 17 i feriti, di cui almeno 6 gravi.
I terroristi, muniti di un fucile d’assalto, hanno dato inizio alla prima sparatoria nei pressi della sinagoga nel centro di Vienna.
Non è ancora chiaro il numero di terroristi coinvolti ma si suppone che siano almeno quattro, uno dei quali, armato e con una cintura esplosiva di cui è stata accertata la falsità, è stato ucciso dagli agenti; prosegue la caccia agli attentatori.
Il terrorista ucciso sarebbe un viennese di origini albanesi, identificato come Fejzulai Kujtim, già in precedenza condannato a causa del suo tentativo di recarsi in Siria e collaborare con l’Isis. Tra l’altro sembra che l’attentatore lunedì abbia annunciato su Instagram la sua intenzione terroristica.
Vienna si trova in uno stato di massima allerta, tanto che il giorno seguente all’attentato le scuole rimangono chiuse e con queste anche tutte le istituzioni di culto ebraico per tutelare la sicurezza dei civili.
“Non ci lasceremo mai intimidire dal terrorismo e combatteremo questi attacchi con decisione con tutti i mezzi”
-Cancelliere austriaco, Sebastian Kurz