Terrorismo in Francia: tre vittime a Notre Dame

Ancora una volta, a distanza di dieci giorni dall’ultimo attacco, la Francia è teatro di violenza a causa di un attentato terroristico avuto luogo nella mattinata dello scorso 29 ottobre a Nizza, all’interno di Notre Dame.

Sono tre le vittime dell’attentato: la prima, il sagrestano della Cattedrale, gravemente ferito alla gola e morto all’interno della stessa Notre Dame; la seconda è una donna di settant’anni morta in seguito al tentativo dell’aggressore di decapitarla.
“Dite ai miei figli che li amo”: sono queste invece le parole della terza vittima, una quarantenne che, ferita alla gola, si è rifugiata in un bar nei pressi della cattedrale dove è morta poco dopo.

L’aggressore è un tunisino identificato con il nome di Brahim; sbarcato a fine settembre a Lampedusa si è poi diretto in Francia dove avrebbe agito da solo, anche se ancora non si esclude la collaborazione di un complice. Il killer, neutralizzato dalla polizia e adesso in terapia intensiva, avrebbe insistentemente urlato “Allah Akbar” mentre veniva medicato.

Sono molteplici i Paesi islamici in cui negli ultimi giorni hanno avuto luogo proteste contro il Presidente francese Macron, che proprio qualche settimana fa ha stabilito, in seguito all’assassinio dell’insegnante francese che aveva mostrato ai suoi alunni delle vignette satiriche su Maometto, un nuovo disegno di legge che si oppone al “separatismo”, termine che indica, in questo caso, il fondamentalismo della comunità musulmana, fortemente contraria ai principi su cui si basa la Repubblica francese.

“Ancora una volta i cattolici sono attaccati e minacciati nel nostro paese. La nazione tutta intera è al loro fianco perché la religione possa continuare ad essere esercitata liberamente nel nostro Paese, sono i nostri valori.” 

-Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron
Federica Sciacca III A