Teatro Massimo Bellini: lo salviamo sì o no?

In Piazza Vincenzo Bellini detta anche “del Teatro Massimo” sorge il Teatro Massimo Bellini.Fu inaugurato, con la Norma di Bellini, la sera del 31 maggio 1890.

La sua storia cominciò nel 1812, quando venne approvato un progetto dell’architetto maltese Zahra Buda e diede il via ai lavori, i quali però vennero dopo poco interrotti e i fondi furono destinati alla costruzione di un molo portuale. Passarono cinquant’anni e finalmente iniziarono i lavori a opera di un’impresa edile privata però i lavori si dovettero fermare per via della carenza dei fondi. Dopo circa due anni il Comune affidò i lavori all’architetto milanese Carlo Sada.

Il palco inizialmente era destinato esclusivamente alla lirica e ai concerti ma ospitava eccezionalmente delle compagnie prosa.

Il Teatro Massimo Bellini la sera

Ritratto del teatro in cifre : 113 palchi su quattro file, 8 “barcacce” di proscenio, un palco centrale per il Capo Di Stato, 2.000 posti in totale.

Sul palcoscenico salirono i maggiori musicisti del Novecento da Gino Marinuzzi a Vittorio Gui, da Antonio Guarnieri a Georg Solti, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Alain Lombard; da Toti Dal Monte alla Callas alla Caballé, dalla Scotto alla Freni; da Schipa a Gigli, da Corelli a Pavarotti a Pertile Del Monaco Di Stefano; da Galeffi a Bechi, a Gobbi, a Nucci, ed ha rappresentato in pratica tutti i capolavori del teatro musicale, da Mozart a Berg.

Può una città come Catania restare senza il suo teatro?

Ormai da tempo il Teatro Massimo Bellini si trova in una situazione critica che in queste settimane ha raggiunto il culmine con la sospensione temporanea dell’attività dovuta alla mancanza di fondi.

La solidarietà per il Teatro Bellini arriva da tutte le parti; messaggi di vicinanza sono arrivati non solo dagli altri teatri italiani ma anche da figure note nell’ambito teatrale e cinematografico, come Leo Gullota, Stefano Ranzani, Tuccio Musumeci, Alessandro Gassman, Carmen Consoli e Pippo Pattavina.

Da anni la regione siciliana versa in gravi difficoltà finanziarie e continua a tagliare i fondi destinati ai teatri e alla cultura; tra questi a farne le spese c’è soprattutto il Teatro Massimo Bellini la cui attività è dipendente dai finanziamenti regionali. La situazione è complicata già da tempo ma è stata marcata in particolare nel 2019 quando dall’ente sono arrivati 1,8 milioni di euro in meno di quelli dovuti.

Adesso però la situazione è giunta al limite tanto da paventare la chiusura del teatro stesso.

L’orchestra, i musicisti e i dipendenti del Bellini sperano tutti in un miracolo. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli con cui devono confrontarsi ogni giorno, continuano a lavorare. Continuano a provare. È quello che stanno facendo anche ora che i concerti in programma per questo mese sono stati spostati al mese successivo. Continuano a provare, suonare e progettare le Stagioni e le Opere future. Non si arrendono. Non solo perché non accettano che “la culla dell’arte” catanese possa chiudere, ma soprattutto perché non potranno mai accettare di vedere distrutta l’arte, la musica e il valore di così tanta professionalità.

Più di mille dipendenti e le loro famiglie rischiano di rimanere senza un lavoro ed una casa.

Quindi vi chiediamo, vogliamo veramente che il nostro Teatro Massimo chiuda?
Sara Zanetti, Rossana De Luca ID