Κοινή e l’amore per “la settima arte”

Viene portata finalmente alla luce una rubrica riguardante il mondo del cinema in ogni suo aspetto. Saranno proposte recensioni di film del passato e del presente, elencate le nuove uscite di film in sala, le nuove serie TV e verranno anche proposte le top 5-10 e tante curiosità.

Dopo questa breve presentazione iniziamo questa rubrica parlandovi del noto regista statunitense Quentin Tarantino che ha da poco portato in sala un nuovo film “C’era una volta Hollywood” ed è sbarcato coi suoi storici film su Netflix.

Anziché parlarvi della vita di Tarantino mi soffermerò sul suo stile. Tutti hanno da dire quel che pensano su Tarantino, sapendo o non sapendo niente di cinema, essendo lo stile di Tarantino eclettico e multiforme. I suoi film sono celebri per i dialoghi, la violenza, i salti temporali, gli innumerevoli cliché e la sua ossessione per la cultura pop.

Immancabili nei film di Tarantino sono i cammei di personaggi che molto spesso muoiono e le citazioni perché alla “gente come lui” piace la citazione. La citazione è rassicurante, sia perché cita qualcuno di autorevole e quindi pare servirci come “verità” e comoda risposta alle nostre domande, sia perché ci “coccola” nella memoria di qualcosa che conosciamo, riconosciamo e facciamo o sentiamo nostro.

Concludo con una citazione di Tarantino che riguarda quel cinema che ha costruito da autodidatta nella videoteca Manhattan Beach Video Archives, al di fuori di qualsiasi scuola, rimasto intatto: “Lavorando in una videoteca ho fatto ricche scorpacciate di cinema. Se vuoi imparare da autodidatta entra in una videoteca e inizia a studiare ciò che hanno fatto gli altri”

Sveva Lo Re, IV D