Tokyo 2020: rinviati ufficialmente i giochi olimpici

Rinviate ufficialmente le Olimpiadi di Tokyo

La decisione era nell’aria già da molti giorni, ma solamente ieri, 24 marzo, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha annunciato in via ufficiale il rinvio dei Giochi della XXXII Olimpiade, che si sarebbero dovuti svolgere in Giappone dal 24 luglio al 9 agosto di quest’anno.

Questa dolorosa scelta, presa di comune accordo con il premier nipponico Shinzo Abe, si è rivelata quantomai necessaria in seguito alla diffusione a livello mondiale dell’oramai tristemente noto Covid-19, il quale non avrebbe certamente permesso lo svolgimento in sicurezza di un evento di tale portata: come ammesso dallo stesso Comitato: “i Giochi olimpici di Tokyo devono essere riprogrammati in una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate del 2021, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i soggetti coinvolti”.

Come si evince dalla nota, si tratta precisamente di un rinvio dei Giochi, non di un annullamento, come avevano invece anticipato alcuni media internazionali.

La scelta è stata sicuramente dettata dalla volontà del presidente del CIO, Thomas Bach, di limitare al massimo le ricadute economiche che un eventuale annullamento avrebbe avuto per le casse del Giappone e per l’intera comunità sportiva internazionale: non bisogna dimenticare, infatti, che su 28 federazioni internazionali soltanto una decina di queste è indipendente dal punto di vista economico, mentre per tutte le altre sono di importanza vitale i sostegni economici provenienti dal CIO, che finanzia a tutti gli effetti la diffusione dello sport in almeno 120 paesi in via di sviluppo. Secondo uno studio della finanziaria giapponese Nikko Securities, la cancellazione delle Olimpiadi avrebbe comportato una perdita di oltre 38 miliardi di euro; il rinvio, invece, ammortizzerebbe le perdite, fissandole intorno alla cifra di 6 miliardi di euro, secondo le stime di Katsuhiro Miyamoto, professore emerito alla Università Kansai di Osaka ed esperto in economia dello sport (Il Sole 24 ore). Inoltre, paesi come l’Australia e il Canada, si erano detti pronti a boicottare i Giochi, qualora si fosse deciso di disputarli ugualmente.

Un’altra grande delusione quindi per il mondo dello sport, che dopo il rinvio degli Europei di Calcio si vede privato dell’altro grande evento sportivo del 2020, anno che, da questo momento, condivide insieme al 1916, al 1940 e al 1944 il triste primato di aver assistito al mancato svolgimento di una Olimpiade.

In ogni caso, gli atleti di tutto il mondo hanno accettato senza alcuna protesta la decisione di rinviare i Giochi, comprendendo la gravità della situazione, consapevoli inoltre dell’impossibilità di svolgere un’adeguata preparazione in vista delle rispettive gare in un contesto tanto critico. C’è anche chi la prende con ironia, come la nuotatrice azzurra Federica Pellegrini: “Speriamo che il fisico regga un altro anno” – ha affermato la regina dei 200 stile, intenzionata a ritirarsi dalle competizioni al termine delle Olimpiadi, ma “costretta” adesso a continuare per un altro anno. Guardando però il tuo palmarès, cara Federica, verrebbe da dire: “Tranquilla, Fede, andrà tutto bene”. Ora più che mai.

Salvatore Musumeci V G