Parole di celluloide #9

Ratched

Ryan Murphy torna a stupirci con una nuova serie targata Netflix di genere Thriller : “Ratched”. Il regista non lascia niente al caso e cura ogni minimo dettaglio rendendo un piacere la visione di ogni secondo. La serie è ambientata nella California del 1947 dove la protagonista, Mildred Ratched, giunge per entrare a far parte del team di infermieri che lavorano all’interno di un rinomato centro psichiatrico, gestito dal visionario dott. Richard Hanover, dove vengono attuate pratiche sperimentali molto cruente per curare la mente umana.

Mildred si presenta con un aspetto curato, elegante ma sotto tutto questa maniacale perfezione si cela un lato oscuro insieme alla sue reali intenzioni. La serie è incentrata appunto sull’infermiera Ratched, personaggio nato dal film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” che viene promossa da personaggio secondario a protagonista indiscussa.

Con questa serie vengono ripresi temi già trattati dal film quali la mente umana, l’autoritarismo, l’oppressione, la violenza sessuale, l‘omosessualità, il femminismo, il maschilismo, la politica, la disabilità psichica e le differenze tra le varie etnie messe in rapporto con la cosiddetta società “normale” con una visione più moderna adatta ai giorni nostri.

Questo dramma psicologico cerca di raccontare cosa si cela dietro la crudeltà della terribile infermiera, la quale nasconde un animo tormentato e una sofferenza che hanno segnato la sua vita in modo indelebile, tanto da renderla un mostro.

Nonostante le sue azioni, i sotterfugi, la violenza, le sue scelte e la oscura freddezza con cui esegue queste ultime non riusciamo a non vedere un po’ di umanità in questo contorto personaggio e quasi ci disorienta rendendo difficile distinguere il bene dal male, come se anche per la più crudele azione fosse in qualche modo giustificata. Ryan Murphy ha maniacalmente curato i colori della serie dai vestiti ai luoghi,dalle cose più evidenti al più piccolo dettaglio usandoli per raccontare uno stato d’animo. l colori che prevalgono e invadono la scena facendo da padroni sono il verde e il rosso. Il verde è diventato il colore rappresentativo e distintivo della serie.

Un colore che rappresenta invidia, lussuria, oppressione e violenza e che è quasi simbolo dell’oscurità che la serie vuole mostrare. Il rosso invece è usato solo in 2 occasioni : per il rossetto delle infermiere e per il sangue come a collegare la figura dell’infermiera con la violenza. Una serie che mostra quanto sia debole e facilmente manipolabile la mente umana in modo quasi inquietante.

Consiglio Ratched specialmente a chi ama il genere horror, drammatico. Una serie tv diversa dal solito, curata nei minimi particolari, innovativa con risvolti inquietanti e che ad ogni episodio ti invoglia a rimanere incollato allo schermo.

Sveva Lo Re V D