Parole di celluloide #4

Bojack Horseman

Bojack Horseman è una serie animata per adulti originale Netflix, ambientata ad Hollywood ma in un universo parallelo in cui gli esseri umani convivono con animali antropomorfi, i quali spesso sostituiscono personaggi famosi realmente esistenti o ne fanno una caricatura sotto falso nome.

Il protagonista è Bojack Horseman, un cavallo antropomorfo, star della sitcom degli anni novanta Horsin around.

Consiglio questa serie perché parla in modo schietto e profondo di depressione. La sofferenza di Bojack parla a chiunque di noi abbia attraversato una crisi esistenziale e ci porta a fare un esame di coscienza profondo. La narrazione è attuale: tocca l’abuso di alcool e droga come l’abuso sessuale (a proposito di questo inserisce il movimento Me Too negli eventi).

Bojack Horseman offre interessanti critiche al culto della celebrità, all’industria cinematografica, ai percorsi modaioli di Rehab, al pensiero femminista contemporaneo, a media tradizionali e social media. Approccia temi nuovi o ne approfondisce di vecchi in modo innovativo: cambiamento di carattere e stile di vita, ambizioni e vocazioni, questioni di genere e di orientamento sessuale, rapporti tra generazioni, relazioni amorose, amicizia e competizione, adozione e genitorialità, malattia e cura.

Bojack Horseman è perfetta per chi ha bisogno di prendere in considerazione l’idea che essere felice sia una sua responsabilità o di sapere che non è solo nel dolore ma che potrà certamente riuscire, facendosi aiutare e lavorando giorno dopo giorno, a stare meglio con se stesso.

Sveva Lo Re IV D