Keep calm and go on

Domenica 4 ottobre 2020, una bruttissima pagina dello sport è stata scritta. É tutto pronto per l’ultima gara della massima categoria del mondiale Fia di go-kart.

Il clima é festoso e tanti ragazzi sono consapevoli di giocarsi il loro futuro.
Nei loro occhi, la voglia di farcela;
Nel loro cuore, la speranza di vincere!

Pronti, via! Si parte!

Sin da subito la gara si rivela avvincente e non fatica a mettersi in mostra Luca Corberi, un giovane pilota italiano, capace di regalare grandissime emozioni al volante con i suoi sorpassi da manuale! Tutto scorre tranquillamente ed ecco il botto, le telecamere inquadrano Corberi, costretto al ritiro a causa di un contatto con il rivale Paolo Ippolito che, però, riesce a proseguire indenne la sua gara. Luca Corberi, dopo l’incidente, non rientra immediatamente ai box perché convinto di avere un’idea “migliore”: lanciare l’alettone del suo Go-kart in pista col preciso intento di colpire Paolo Ippolito, ritenuto responsabile dell’incidente. Così mi chiedo: “Perché nessuno ha provato a fermare il pilota?” per poi scoprire, con amarezza, che la risposta viene da se’… Corberi é il figlio del proprietario del notissimo kartodromo, sede della gara. Corberi, non contento di ciò, a fine gara si scaglia contro Paolo Ippolito mentre quest’ultimo sta per scendere dal suo Go-kart, innescando così una rissa che ha coinvolto i due e non solo.

I piloti, fortunatamente, non hanno riportato conseguenze dirette ma il gesto di Luca Corberi rimane riprovevole perché, senza voler giudicare nessuno, bisogna sempre tenere a mente che lo sport si basa sul rispetto degli avversari.
Presenti sugli spalti anche grandi piloti di Formula 1 del calibro di Fernando Alonso, Charles Leclerc e Felipe Massa, presidente della direzione di gara, il quale ha dichiarato: “Questi comportamenti sono inaccettabili per il nostro sport, questo pilota dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni”. Luca Corberi, il giorno seguente, si é scusato per il gesto, annunciando il proprio ritiro a vita da ogni competizione motoristica.

É chiaro che il grande sconfitto di questo episodio é lo sport, che da sempre viene inteso come una forma di “palestra” di vita fondata sul rispetto, sul lavoro di squadra e sulla fiducia nei propri compagni.
Questo avvenimento mostra come un gesto compiuto in un momento di rabbia, possa compromettere la realizzazione di un sogno per cui hai speso tutto il tuo tempo, tutte le tue forze e allora sarebbe bene cercare di mantenere la calma per dimostrare che essere forti non e’ solo una condizione fisica, ma soprattutto mentale.

KEEP CALM AND GO ON

Francesco Cavallaro III A