Crisi di governo: incaricato Mario Draghi

Si aprono le porte del Quirinale: nella serata dello scorso 2 febbraio il Capo dello Stato ha incaricato Mario Draghi, ex Presidente della Banca Centrale Europea, di formare un nuovo governo.

Dopo le dimissioni dell’ex premier Giuseppe Conte e il fallimento del mandato esplorativo assegnato al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Capo dello Stato ha scelto di valutare due possibili soluzioni: ricorrere alle elezioni oppure nominare un governo tecnico con l’obiettivo di porre fine all’attuale crisi sanitaria. La scelta del Presidente della Repubblica è ricaduta su quest’ultima ipotesi, vista l’immediata necessità di un governo che possa esercitare a pieno tutte le sue funzioni e che non debba ridurre al minimo le sue attività; le elezioni potrebbero rappresentare, infatti, un rischio che, in tempo di pandemia, non sarebbe adeguato correre, considerando che, come affermato dal Presidente Mattarella, le elezioni non consistono solo nel giorno in cui si è chiamati a votare, ma prevedono una serie di attività precedenti legate alla presentazione delle candidature.

Nella serata dello scorso 2 febbraio, il Capo dello Stato ha comunicato la sua decisione di dar vita ad un nuovo governo incaricando a tale scopo l’ex Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.
In seguito alla sua convocazione al Palazzo del Quirinale nella mattinata del 3 febbraio, l’economista Draghi ha accettato con riserva l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica.

Federica Sciacca III A