Caso Michele Merlo, il padre: “Hanno ucciso mio figlio, voglio tutta la verità”

In seguito alla tragedia che vede coinvolto Michele Merlo, il giovane cantautore morto a Bologna lo scorso 6 giugno a causa di una leucemia fulminante, è grande il dolore dei genitori che hanno dichiarato la loro intenzione di fare luce sulla vicenda.

Hanno ucciso mio figlio, voglio tutta la verità”, spiega infatti Domenico Merlo, padre di Michele.
Nelle ultime settimane, a seguito della sentenza emessa dalla Procura di Bologna che ha dichiarato l’innocenza dei medici, il fascicolo per omicidio colposo è passato alla Procura di Vicenza.
Sarebbe stata resa nota, inoltre, la presenza di un primo indagato per omicidio colposo, tra il personale sanitario che si è occupato dell’artista.

Sono evidenti i dubbi dei genitori nei confronti della sentenza secondo cui la morte di Michele, ex concorrente di Amici, sarebbe stato un avvenimento inevitabile e non dovuto al mancato intuito dei medici che non sarebbero stati in grado di comprendere la gravità delle condizioni del 28enne.

In base a quanto emerso, Michele avrebbe iniziato ad avvertire solo pochi giorni prima del decesso un forte mal di testa, a cui si sarebbe aggiunto un ematoma di notevole estensione che ricopriva parte della gamba sinistra, al quale i medici non avrebbero però attribuito particolare importanza; dopo essersi recato al pronto soccorso, infatti, sarebbe stato rimandato a casa nella convinzione da parte del personale sanitario che i sintomi riscontrati non rappresentassero un motivo di preoccupazione.

Molteplici le perplessità dei genitori che sono ancora in cerca di chiarimenti che possano, almeno parzialmente, alleviare il dolore con cui da mesi convivono.
Il padre di Michele, infatti, ha affermato: “Io e la mia famiglia non cerchiamo vendette, nemmeno soldi, ma la verità sì. Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare e noi andremo fino in fondo”.

Saremo noi a ridere, anche coi tagli sulla pelle/ saremo soli e felici sotto un cielo pieno di stelle”: questi i versi che fino a qualche mese fa cantava Michele, insieme a un pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo e verso cui il giovane ha sempre mostrato un grande senso di gratitudine.

Una tragedia che inevitabilmente ha lasciato un segno indelebile dentro coloro che conoscevano Michele, vittima di un destino crudele che lo ha portato via dai suoi cari, insieme ai sogni che non ha avuto il tempo di realizzare.

“Perché sognare è un dovere
In un mondo che è perso
E non importa se per sognare ti senti diverso”

“Aquiloni”, Michele Merlo